Giunti lineari – protezione dal fuoco

Giunti lineari – protezione dal fuoco

I sistemi di protezione di giunti lineari o fessure presenti in pareti o solai di compartimentazione devono essere testati secondo la norma di prova EN 1366-4 e classificati secondo la norma EN 13501-2.

Questi sistemi sono soggetti a marcatura CE di sistema secondo la EAD 350141-00-1106 che permette di ottenere un’approvazione tecnica europea ETA.

Le tipologie di giunti da provare nei test al fuoco ufficiali sono tre:

  • giunto lineare a solaio

  • giunto verticale su supporto verticale (parete)

  • giunto orizzontale su supporto verticale (parete)

Il giunto tra una parete che si attesta ad un solaio (tipo D secondo norma) o tra un solaio che si affianca ad una parete (tipo E) sono coperti dalle tipologie di test indicate in precedenza secondo una specifica tabella riportata nella norma.

E’ importante anche verificare la posizione del sistema di protezione del giunto nella certificazione perché non tutte le configurazioni di prova posso essere applicate in modo diverso da quello testato.

I test eseguiti con la configurazione di prova B valgono anche per le configurazioni C ed E ma non viceversa.

La classificazione dei giunti lineari secondo la norma EN 13501-2 oltre ai requisiti di tenuta E e isolamento I prevede una serie di altre caratteristiche da indicare:

  • orientazione del campione

    • H: orientazione orizzontale

    • V: giunto verticale su supporto verticale

    • T: giungo orizzontale su supporto verticale

  • movimento indotto:

    • X: nessun movimento (permesso il 7,5 %)

    • M000: movimento indotto in %

  • tipo di giunto

    • M: prefabbricato

    • F: realizzato in cantiere

    • B: misto tra i due

  • larghezza certificata

    • W00 to 99

Un esempio di classificazione che trovate nei rapporti di classificazione o negli ETA è la seguente:

EI 120 – V – M30 – B – W 20 to 100

Bisogna verificare correttamente la classificazione dei sistemi di giunti per evitare errori di progettazione e istallazione.

Questi sistemi devono essere certificati in opera attraverso il modello dei Vigili del Fuoco DICH.PROD.

Il rapporto di equivalenza al calcestruzzo

Il rapporto di equivalenza al calcestruzzo

Il rapporto di equivalenza al calcestruzzo è un parametro fondamentale per un protettivo antincendio e viene determinato dalle prova al fuoco condotte secondo la norma europea EN 13381-3.

Il produttore del sistema protettivo decide gli spessori da testare che in genere sono due (un minimo e un massimo).

La prova europea secondo la EN 13381-3 prevede due supporti:

  • una soletta in calcestruzzo

  • una trave in  calcestruzzo

Dall’analisi dei risultati di prova, si confrontano le temperature all’interno dei due supporti durante la prova per valutare il contributo di isolamento del protettivo rispetto allo stesso elemento in calcestruzzo non protetto (di cui si ha la mappatura termica).

Si verifica anche l’adesione del protettivo durante tutta la prova.

Alla fine si ottiene un rapporto di valutazione in cui si riporta il valore del rapporto di equivalenza del calcestruzzo per gli spessori provati e per le diverse resistenze al fuoco.

 

 

Nella figura sono riportati i valori del rapporto di equivalenza di una vernice reattiva per lo spessore minimo e massimo alle diverse resistenze.

E’ possibile interpolare linearmente i valori dello spessore minimo e massimo ottenuto per i diversi minuti di resistenza al fuoco.

I risultati ottenuti per la soletta si applicano anche alle pareti mentre i risultati ottenuti per la travi si applicano anche a pilastri.

 

Protezione antincendio acciaio

Protezione antincendio acciaio

La protezione antincendio delle strutture in acciaio è definita dai seguenti parametri:

  • resistenza al fuoco R: definita dal progettista antincendio in funzione dell’edificio e della destinazione d’uso utilizzando le normativa vigente;

  • la temperatura critica: massima temperatura raggiungibile dall’acciaio in caso di incendio in funzione dei carichi e dalle azioni dell’incendio come stabilito dalla norma EN 1993-1-2 (Eurocodice 3) prima del collasso.

I sistemi di protezione antincendio per l’acciaio devono essere certificati secondo le norme di prova EN 13381-4 e EN 13318-8 in funzione del tipo di protettivo (passivo o reattivo).

Queste norme di prova portano ad un rapporto di valutazione che dà come risultato delle tabelle prestazionali in funzione di:

  • resistenza R

  • fattore di sezione

  • temperatura critica dell’acciaio

Il fattore di sezione è definito come il rapporto tra la superficie di esposizione al fuoco dell’elemento in acciaio e il volume resistente.

Si determina per via geometrica ed è un parametro molto importante perché influenza lo spessore di materiale protettivo da applicare. Bassi valori del fattore di sezione comportano un riscaldamento più lento rispetto a profili con alto valore del fattore di sezione.

I sistemi di protezione delle strutture in acciaio posso essere:

Vernici intumescenti

Vernici intumescenti

Le vernici intumescenti sono utilizzate per la protezione di strutture in acciaio, calcestruzzo e miste. Questi protettivi devono essere certificati secondo le seguenti norme:

  • EN 13381-8: protezione di strutture in acciaio

  • EN 13381-3: protezione strutture in calcestruzzo armato

  • EN 13381-5: protezione di strutture miste in acciaio e calcestruzzo.

La vernice intumescente (definite vernice reattiva dalla norma) si può applicare con:

  • pennello

  • rullo

  • pompa airless

Il sistema più utilizzato è quest’ultimo che permette la posa di una maggiore quantità e di applicare uno spessore uniforme.

 

Le vernici intumescenti, quando sono esposte al calore, espandono creando uno strato isolante che protegge la struttura su cui sono applicate. In genere espandono fino a 20-30 volte lo spessore iniziale.

Canne fumarie EN 1366-13

Canne fumarie EN 1366-13

Canne fumarie EN 1366-13: norma di prova per la realizzazione di test al fuoco per la protezione dell’attraversamento di canne fumarie (camini) attraverso pareti o solai di compartimentazione.

La norma prevede la realizzazione dei seguenti test:

  • condotto verticale con fuoco interno

  • condotto verticale con fuoco esterno

  • condotto orizzontale con fuoco interno

  • condotto orizzontale con fuoco esterno

La resistenza al fuoco di questi elementi è verificata controllando le temperature delle termocoppie posizionate dopo l’attraversamento della canna fumaria attraverso le pareti del forno secondo lo schema sottostante

Le termocoppie non devono superare i 180°C durante la prova al fuoco per garantire il requisito di resistenza al fuoco EI.

La classificazione di questi elementi prevede oltre ai parametri di tenuta e isolamento EI anche l’indicazione dell’orientazione (verticale od orizzontale) e l’esposizione al fuoco (fuoco interno o esterno o entrambi)

Protettivi antincendio passivi

Protettivi antincendio passivi

 protettivi antincendio passivi sono tutti quei sistemi che permettono di proteggere un compartimento dal fuoco, in caso di incendio, senza che sia necessaria alcuna azione da parte di un impianto o da parte dell’uomo.

I sistemi passivi posso essere:

  • lastre

  • controsoffitti

  • intonaci antincendio

  • vernici intumescenti

  • condotte antincendio

  • sistemi di protezione di attraversamenti di impianti

  • porte antincendio

  • serrande tagliafuoco

Tutti questi sistemi devono essere certificati in opera da parte di un tecnico abilitato alla prevenzione incendi attraverso due moduli ministeriali che sono il CERT.REI e DICH.PROD. in funzione della tipologia di sistema.

Nella Lettera Circolare 1681 del Ministero dell’Interno del 11/02/2014 è specificato chiaramente quale modello utilizzare in funzione della protezione applicata.

Nel caso di vernici o intonaco il tecnico antincendio prima di firmare la certificazione deve verificare in opera gli spessori applicati per garantire la corretta resistenza al fuoco del protettivo antincendio applicato.