Posa vernici intumescenti

La corretta posa delle vernici intumescenti deve rispettare le prescrizioni del produttore e il ciclo di verniciatura in funzione del supporto.

In genere le vernici intumescenti sono utilizzate per la protezione antincendio delle strutture in acciaio e il ciclo di verniciatura prevede:

  • primer di adesione in funzione del tipo di finitura della struttura in acciaio

  • vernice intumescente nello spessore progettato dal tecnico antincendio in funzione della resistenza al fuoco richiesta

  • finitura di protezione (non necessaria per la resistenza) in funzione delle condizioni climatiche in cui si trova la struttura

La posa delle vernici intumescenti può essere fatta con i seguenti sistemi:

  • pompa airless

  • rullo

  • pennello

Lo spessore totale da applicare su un profilo in acciaio deve essere applicato per strati che devono rispettare i tempi di asciugatura e lo spessore massimo applicabile per singola mano che dà il produttore del materiale.

Le vernici intumescente posso essere a base acqua o solvente e in genere in ambienti freddi e umidi si preferiscono le vernici a base solvente.

Per la verifica dello spessore di film secco applicato DFT, si utilizzano degli spessimetri magnetici che permettono di verificare lo strato in micron di vernice applicata.

Nel mio lavoro sto seguendo molti cantiere con le vernici ed effettuo regolarmente dei sopralluoghi per la verifica degli spessori applicati in opera.

posa vernici intumescenti 

 

Questo cantiere presenta molti profili con diversi spessori di vernici da applicare per la protezione R 30 delle strutture. Le travi principali hanno bisogno di meno protettivo rispetto alle travi reticolari che sono state trattare con spessori variabili in funzione del fattore di sezione.

Per valutare gli spessori da applicare in funzione delle resistenza al fuoco leggi il mio articolo tecnico specifico.

Per maggiori informazioni o per consulenze sulla protezione con le vernici intumescenti contattami. Collaboro anche con aziende di posa specializzare nell’applicazione di questi sistemi.

Intonaco antincendio – protezione strutture

L’intonaco antincendio è un sistema molto utilizzato nella protezione passiva dal fuoco per le strutture in calcestruzzo, acciaio e miste.

In genere l’intonaco è alleggerito con perlite, gesso o vermiculite per renderlo leggero e molto isolante. E’ un sistema che si applica con macchine intonacatrici particolari e ha un’ottima resistenza al fuoco che può arrivare fino a REI 240.

Questo sistema protettivo deve essere certificato con le normative europee di prova e può essere marcato CE secondo un documento di valutazione europea EAD 350140-00-1106 – ” Renderings and rendering kits intended for fire resistant applications “

scarica il documento di valutazione EAD 350140-00-1106

L’intonaco antincendio può essere posato anche su rete metallica nel caso di elevati spessori o per applicazioni particolari come la protezione di strutture reticolari in acciaio.

Nel caso della foto la rete porta intonaco serve per evitare di trattare i singoli profili e creare un rivestimento di tipo scatolare utilizzando la rete. Guarda altre foto nelle mie referenze.

L’intonaco si posa sulla rete creando uno spessore uniforme intorno all’elemento da proteggere e permette di ridurre gli sfridi di un’applicazione su singoli profili in acciaio sottili o comunque con superfici moderate.

L’intonaco antincendio è molto utilizzato nel caso di cantieri in calcestruzzo armato da riqualificare perché permette di adeguare la resistenza al fuoco delle strutture in calcestruzzo con pochi millimetri di spessore.

Anche per le strutture in acciaio è molto utilizzato quando la resistenza al fuoco è maggiore di 60 minuti visto l’ottimo isolamento termico che riesce a garantire per elevate resistenze al fuoco.

Collaboro con aziende di posa che sono specializzate nell’applicazione di questo sistema protettivo e garantiscono una corretta applicazione dell’intonaco negli spessori definiti in fase di progettazione.

Nel mercato esistono molti intonaci antincendio con certificazioni ETA che si differenziano in funzione della facilità di posa e nel tipo di certificazione ottenuta.

Contattami per maggiori informazioni

Protezione antincendio acciaio – resistenza al fuoco

La protezione antincendio delle strutture in acciaio è definita dai seguenti parametri:

  • resistenza al fuoco R: definita dal progettista antincendio in funzione dell’edificio e della destinazione d’uso utilizzando le normativa vigente;
  • la temperatura critica: massima temperatura raggiungibile dall’acciaio in caso di incendio in funzione dei carichi e dalle azioni dell’incendio come stabilito dalla norma EN 1993-1-2 (Eurocodice 3) prima del collasso.

I sistemi di protezione antincendio per l’acciaio devono essere certificati secondo le norme di prova EN 13381-4 e EN 13318-8 in funzione del tipo di protettivo (passivo o reattivo).

Queste norme di prova portano ad un rapporto di valutazione che dà come risultato delle tabelle prestazionali in funzione di:

  • resistenza R
  • fattore di sezione
  • temperatura critica dell’acciaio

Il fattore di sezione è definito come il rapporto tra la superficie di esposizione al fuoco dell’elemento in acciaio e il volume resistente.

Si determina per via geometrica ed è un parametro molto importante perché influenza lo spessore di materiale protettivo da applicare. Bassi valori del fattore di sezione comportano un riscaldamento più lento rispetto a profili con alto valore del fattore di sezione.

I sistemi di protezione dell strutture in acciaio posso essere:

protezione antincendio acciaio con intonaco
Protezione strutture in acciaio con intonaco antincendio

Per eventuali chiarimenti o scelta di sistemi protettivi per l’acciaio potete contattarmi qui

Vernice intumescente

Vernice intumescente

La vernice intumescente è un rivestimento utilizzato per la protezione di strutture in acciaio, calcestruzzo e miste. Questi protettivi devono essere certificati secondo le seguenti norme:

  • EN 13381-8: protezione di strutture in acciaio
  • EN 13381-3: protezione strutture in calcestruzzo armato
  • EN 13381-5: protezione di strutture miste in acciaio e calcestruzzo.

La vernice intumescente (definite vernice reattiva dalla norma) si può applicare con:

  • pennello
  • rullo
  • pompa airless

Il sistema più utilizzato è ques’ultimo che permette la posa di una maggiore quantità e di applicare uno spessore uniforme.

vernice intumescente su profili in acciaio

Profili a “L” con vernice intumescente

Guarda un video di posa con pompa airless – vai al video

Le vernici intumescenti, quando sono esposte al calore, espandono creando uno strato isolante che protegge la struttura su cui sono applicate. In genere espandono fini a 30-40 volte lo spessore iniziale.

Guarda una referenza di cantiere

Controsoffitti collaboranti

I controsoffitti sono un sistema molto utilizzato per la protezione dal fuoco di solai. Ci sono moltissimi sistemi sul mercato ma c’è poca chiarezza sul loro utilizzo. Molti controsoffitti sono testati secondo la norma di prova EN 1365-2 relativa ad elementi orizzontali caricati che possono essere provati con o senza un protettivo. L’elemento di prova è il solaio caricato e non il sistema protettivo (che spesso è un controsoffitto ribassato). Questo tipo di test ha un campo molto limitato di estensione dei risultati ottenuti.

La norma EN 13381-1, invece, prevede la prova di una soletta protetta da un controsoffitto ribassato e i criteri di verifica sono legati alla prestazione del protettivo e alla sua integrità. La norma specifica di utilizzare per la prova al fuoco quattro tipi di solaio:

  • solaio in calcestruzzo
  • solaio in calcestruzzo con travi in acciaio
  • solaio composto in acciaio e calcestruzzo
  • solaio in legno 

Durante la prova si verifica la temperatura nell’intercapedine d’aria tra la soletta e il controsoffitto e i risultati di resistenza la fuoco dipendono dalla temperatura limite raggiunta nell’intercapedine d’aria in funzione del solaio provato:

EN 13381-1 resistenza

La temperatura nell’intercapedine d’aria diventa quindi l’elemento fondamentale per la resistenza R della soletta visto che scalda le strutture portanti e quindi ne riduce la resistenza meccanica.

Esiste poi una tabella nella norma che indica il campo di estensione dei risultati di una prova su un solaio agli atri tipi di solai:

Controsoffitti

Dalla tabella si evince che i risultati dei test eseguiti sul solaio in calcestruzzo areato posso essere estesi alle altre tipologie di solaio in funzione delle temperature in cavità.

Questo perché il solaio in calcestruzzo areato è quello che prevede il maggiore isolamento termico e quindi la condizione peggiore per il riscaldamento dell’intercapedine d’aria tra controsoffitto e soletta.

Condotte antincendio di servizio e cavedi

Condotte antincendio di servizio e cavedi

Le condotte antincendio a protezione di impianti e cavedi sono certificate secondo la norma di prova europea EN 1366-5 che stabilisce i criteri di prova e soprattutto le tipologie di prove da eseguire.

In particolare le condotte possono essere provate con i seguenti scenari:

  • fuoco interno
  • fuoco esterno
  • orientamento orizzontale
  • orientamento verticale

Questi sistemi di protezione sono utilizzati per garantire la resistenza al fuoco degli impianti che attraversano una parete o un solaio di compartimentazione ed anche per garantire la continuità del supporto che viene attraversato.

La classificazione europea delle condotte antincendio, secondo la norma EN 13501-2, prevede che oltre ai parametri di tenuta E ed isolamento I siano anche indicati altri parametri che definiscano l’orientamento della condotta  se è certificata per fuoco interno od esterno o entrambi.

Si riporta la tabella dell’allegato A del D.M. 16 febbraio 2007 che riporta le possibili certificazioni di questi protettivi:

condotte antincendio secondo EN 1366-5

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