Tiranti in acciaio – EN 13381-10

La norma europea EN 13381-10 stabilisce i metodo di prova per la verifica della resistenza al fuoco di barre in acciaio massiccio sottoposte a tensione (tiranti). La norma prevede di provare diversi spessori di tiranti protetti da sistemi passivi con spessore variabile.

I risultati delle prove al fuoco sono classificati in un rapporto di valutazione in cui vengono riportate le seguenti informazioni:

  • diametro tiranti provati

  • spessore protettivo

  • temperatura critica che varia da 350°C fino a 800°C

Il tecnico antincendio può stabilire lo spessore di protettivo da applicare in funzione delle resistenza al fuoco e della temperatura critica di progetto.

La norma EN 13381-10 è stata pubblicata nel 2020 e può essere acquistata nel sito ufficiale dell’ente italiano di normazione UNI al seguente link: EN 13381-10

I vecchi test presenti sul mercato e realizzati secondo un metodo di prova non ufficiale perdono di validità in seguito all’introduzione della norma EN 13381-10.

Attualmente tutte le soluzioni di protezione passiva per i tiranti dovrebbero essere certificate secondo questo metodo di prova.  

Tiranti in acciaio - EN 13381-10

Categorie climatiche delle vernici intumescenti

Le categorie climatiche delle vernici intumescenti sono indicate all’interno della valutazione tecnica europea ETA in funzione dell’esposizione climatica del supporto su cui sono applicate.

Il documento di asseverazione europeo EAD 350402-00-1106, relativo alle vernici intumescenti per la protezione dal fuoco delle strutture in acciaio, prevede la classificazione per le seguenti classi climatiche:

  • tipo Z2: condizioni interne con umidità relativa massima del 85% e temperature superiori a 0°C;

  • tipo Z1: condizioni interne con umidità anche superiore a 85% e temperature superiori a 0°C;

  • tipo Y: condizioni semi esposte con temperature inferiori a 0°C ma senza diretta esposizione alla pioggia e limitata esposizione ai raggi UV;

  • tipo X: tutte le condizioni interne e esterne con esposizione a pioggia e raggi UV.

Categorie climatiche delle vernici intumescenti

Queste tipologie di categorie climatiche devono essere certificate all’interno della valutazione tecnica europea ETA della vernice intumescente e deve essere indicato il ciclo di verniciatura compreso di primer e rivestimento protettivo esterno per le diverse classi.

Il rispetto del ciclo certificato garantisce anche la durabilità del protettivo applicato indicato nella ETA della vernice.

La durabilità è il periodo di tempo che deve passare tra una manutenzione e l’altra del rivestimento protettivo.

In genere le vernici intumescenti hanno una durabilità di 10 anni ma bisogna verificare la valutazione tecnica europea ETA di ogni vernice.

 

Canne fumarie EN 1366-13

Canne fumarie EN 1366-13: norma di prova per la realizzazione di test al fuoco per la protezione dell’attraversamento di canne fumarie (camini) attraverso pareti o solai di compartimentazione.

La norma prevede la realizzazione dei seguenti test:

  • condotto verticale con fuoco interno

  • condotto verticale con fuoco esterno

  • condotto orizzontale con fuoco interno

  • condotto orizzontale con fuoco esterno

La resistenza al fuoco di questi elementi è verificata controllando le temperature delle termocoppie posizionate dopo l’attraversamento della canna fumaria attraverso le pareti del forno secondo lo schema sottostante

 

canne fumarie EN 1366-13

Le termocoppie non devono superare i 180°C durante la prova al fuoco per garantire il requisito di resistenza al fuoco EI.

La classificazione di questi elementi prevede oltre ai parametri di tenuta e isolamento EI anche l’indicazione dell’orientazione (verticale od orizzontale) e l’esposizione al fuoco (fuoco interno o esterno o entrambi)

 

Sigillatura antincendio tubi metallici

La sigillatura antincendio di tubi metallici ha diverse soluzioni sul mercato in funzione del diametro e dell’isolamento del tubo.

Le tubazioni metalliche possono essere:

  • senza isolamento

  • con isolamento combustibile

  • con isolamento incombustibile

Le soluzioni antincendio quindi variano in funzione del tipo di tubazione incombustibile:

  • tubi non isolati: i rivestimenti protettivi devono limitare il riscaldamento del tubo nella parte non esposta al fuoco in modo da evitare un riscaldamento del tubo con conseguente innesco di incendio. I sistemi antincendio in genere sono degli isolanti applicati localmente dalla parte non esposta o da entrambe in materiale incombustibile;

  • tubi isolati con materiale combustibile: l’isolamento fonde durante l’incendio e i sistemi di protezione devono garantire la chiusura del varco lasciato dallo spessore dell’isolamento. In genere si utilizzano collari o guarnizioni termo espandenti;

  • tubi isolati con materiale incombustibile: l’isolamento rimane integro duranti l’incendio e serve solo un sigillante per tenerlo in posizione e garantire la chiusura solo perimetrale tra isolamento e supporto . In genere si utilizzano sigillanti acrilici.

Le soluzioni per questi tipi di impianti devono essere provate secondo la norma di prova UNI EN 1366-3 e classificate secondo la norma UNI EN 13501-2.

Sono un tecnico specializzato nella certificazione di questi sistemi in opera con il modello ministeriale DICH.PROD. e collaboro anche con aziende di produzione nazionali di questi sistemi.

Attraversamento di tubazioni metalliche isolate con isolamento incombustibile

Esempio di un attraversamento multiplo di tubi metallici isolati con lana di roccia e rivestimento plastico esterno

Attraversamento di tubazioni metalliche isolate con isolamento combustibile

Esempio di un attraversamento multiplo in varco aperto di tubi metallici isolati con polietilene

Sigillature antincendio degli attraversamenti di impianti

Sigillature antincendio degli attraversamenti di impianti

Le sigillature antincendio degli attraversamenti di impianti devono essere realizzate con sistemi certificati secondo la norma europea EN 1366-3. La protezione antincendio degli attraversamenti è fondamentale per garantire la continuità del compartimento. I sistemi di sigillatura sono classificati con la sigla EI seguita dai minuti di resistenza al fuoco.

Sono un tecnico specializzato nella certificazione di questi sistemi in opera con il modello ministeriale DICH.PROD. e collaboro anche con aziende di produzione nazionali di questi sistemi.

Attraversamento di impianti elettrici a solaio EI 60

Esempio di un attraversamento di impianti elettrici a parete realizzato con un pannello in lana di roccia e un sigillante acrilico

Attraversamento di impianti elettrici a parete EI 60

Esempio di un attraversamento di impianti elettrici a parete realizzato con un pannello in lana di roccia e un sigillante acrilico

Controsoffitti antincendio collaboranti

Controsoffitti antincendio collaboranti

I controsoffitti antincendio collaboranti sono degli elementi di protezione orizzontale a protezione di solai in genere testati secondo la norma EN 1365-2. Questa norma ha un campo di estensione molto limitato e questi elementi protettivi devono essere applicati a tipologie simili a quelle provate.

Ancora oggi vedo che molti applicatori o aziende propongono questi controsoffitti, classificati in genere REI 120, a protezione di qualsiasi tipo di struttura con caratteristiche termiche completamente diverse da quelle del test di prova.

E’ il caso classico del controsoffitto a protezione di una soletta in laterocemento che ha ottenuto una classificazione REI 120 e che viene poi proposto a protezione di coperture leggere e isolanti per un R 120.

Questo tipo di applicazione deve essere verificata con un calcolo analitico delle temperature in intercapedine o bisogna utilizzare un controsoffitto testato secondo un’altra norma di prova specifica per controsoffitti: la norma EN 13381-1.

Questa norma prevede il test di un controsoffitto a protezione di quattro solai diversi con una mappatura termica dell’intercapedine d’aria. Ha poi un campo di estensione ad altre tipologie di solai in funzione dei risultati ottenuti durante i test sui quattro solai normati.

Il principio della norma è di verificare il riscaldamento dell’intercapedine d’aria tra il controsoffitto e il solaio per verificare il riscaldamento delle strutture portanti che sono posizionate nell’intercapedine stessa e determinano la resistenza R dell’intera struttura.

Si riporta nella tabella sottostante il campo di applicazione dei risultati di prova dei quattro solai previsti  dalla norma:

  • solaio in calcestruzzo aerato su strutture in acciaio
  • solaio in calcestruzzo normale su strutture in acciaio
  • solaio misto acciaio/calcestruzzo su strutture in acciaio
  • solaio in legno con travi e tavolato in legno

Come si vede dalla tabella solo un test realizzato sul primo tipo di solaio, permette l’estensione dei risultati agli altri tipi di solai previsti dalla norma. Il requisito di resistenza R per i diversi solai però dovrà anche soddisfare altri criteri legati alla temperatura massima raggiunta in intercapedine in funzione del tempo.

 

Controsoffitti antincendio collaboranti
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